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18 Luglio 2023
Centro Cosp

Come i genitori e la famiglia possono aiutare i figli nelle scelte di orientamento

Anzitutto presentiamo un percorso da compiere in pratica nel compito orientativo:

conoscere e rispettare le capacità e le attitudini dei figli, i gusti, le inclinazioni, le propensioni e gli interessi, aiutandoli a verificare se sono in realtà dati oggettivi, sostenuti da un adeguato rendimento scolastico;

confrontare le scelte con la personalità del figlio, tenendo presenti elementi importanti, quali l’autonomia, la stima di sé, la maturazione emotiva e sociale, la crescita, la costanza nell’impegno, l’acquisizione di un buon metodo di studio e di lavoro;

assumere informazioni complete ed oggettive sui percorsi scolastici e sulle opportunità lavorative, facendo attenzione a non sopravalutare certi aspetti di un’informazione non corretta e incontrollata;

sostenere emotivamente ed affettivamente i figli nella strada intrapresa, soprattutto di fronte alle difficoltà che si presentano nella scuola secondaria, all’università e nell’inserimento lavorativo.

In secondo luogo ecco alcuni suggerimenti che ogni genitore può tenere presenti, per non commettere errori o compromettere l’esito del suo aiuto nell’orientamento:

essere consapevoli che quello dell’orientamento è un ambito umano esposto per sua natura all’incertezza;

imparare ad usare e armonizzare bene tutti gli elementi che costituiscono il percorso di orientamento in vista di un possibile inserimento lavorativo;

affrontare dei “rischi calcolati”, tenendo conto simultaneamente delle possibilità e dei limiti, compresi i fattori di sviluppo della personalità e del contesto sociale ed economico;

motivare allo sforzo e all’impegno, senza eccedere nelle esortazioni e nei rimproveri verbali, ma usando una corretta pedagogia, allo scopo di conse­guire mete che danno senso alla vita e realizzano le aspirazioni più profonde e autentiche della persona.