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18 Luglio 2023
Centro Cosp

In aumento le richieste di separazione e divorzio

In questo periodo già colmo di incertezze e inquietudini dovute alla pandemia Covid19, è emersa una nuova emergenza che colpisce il cuore del matrimonio e di conseguenza l’integrità delle famiglie.

I dati specializzati ci riportano che, proprio successivamente ai mesi di marzo e aprile 2020, presso gli uffici preposti, sono incrementate sensibilmente le richieste di separazione e di divorzio. Tra queste domande purtroppo sono incluse anche le situazioni di violenza domestica che richiedono interventi e prese di posizione da parte delle autorità e dall’intera comunità, in quanto non devono essere assolutamente ignorate e/o minimizzate.

Ma alle altre coppie cosa sta accadendo? Dove ricercare i motivi della crisi coniugale?

Una prima causa oggettiva è senz’altro da attribuire alla “stretta ed obbligata convivenza familiare” imposta dal lockdown, che in alcune situazioni ha facilitato l’accendersi di continui litigi tra i coniugi, dando spazio e sfogo a tutte quelle tensioni sepolte e sopite, che erano state fino a quel momento quantomeno gestite, e in un certo senso controllate, quando la vita quotidiana ante-Covid concedeva libertà di movimento fuori dalle mura domestiche, distanza, indipendenza ed autonomia tra i conviventi.

Indubbiamente su questi litigi avranno pesato anche le preoccupazioni legate alla situazione lavorativa, alle difficoltà economiche possibili, ai rischi per la salute propria e delle persone amate. Così come il senso profondo di paura e smarrimento provato nell’ascoltare e leggere le continue notizie sulla situazione sanitaria. Tutto ciò può aver generato un livello tale di frustrazione che poi si è scaricato all’interno della famiglia e sul legame di coppia.

Infatti per alcuni matrimoni, questo insieme di fattori è esploso in forti litigi, incomprensioni quotidiane anche per i più futili motivi, che hanno portato al desiderio urgente di rottura della relazione. Tanto urgente che, appena è stato possibile con la riapertura delle attività e degli uffici post-lockdown, si sono avviate subito le pratiche per la separazione. Sembra quasi che “il patto coniugale” sia diventato la metafora “del vivere rinchiusi e limitati dal lockdown”. Cosicché appena si è avuta la possibilità di uscire di casa e di riprendere il controllo sulla propria vita, si sia percepita anche l’esigenza di “liberarsi da ogni limitazione” compreso un matrimonio in difficoltà, tutto in estrema velocità, senza lasciarsi del tempo per comprendere ed analizzare ciò che si stava vivendo e le emozioni che si stavano provando.

Ora è vero che non tutte le coppie hanno ferocemente litigato nel periodo più cupo del “tutto chiuso”.  Anche se più di qualcuna aveva in sé qualche conto in sospeso.

Ma ciò che stupisce è il modo con cui si è affrontata questa situazione. Le coppie evidentemente più fragili, che vivevano crisi e conflittualità, hanno perso del tutto l’equilibrio della loro unione. Indubbiamente la convivenza porta alla limitazione dei propri spazi e all’esercizio di una maggiore dose di pazienza, calma e rispetto reciproco. Ma questo aumento in dati percentuale delle richieste di separazione e divorzio, suppone che i matrimoni venivano in realtà già percepiti come un “contratto sociale” più che come un sacramento, e così il legame consacrato come indissolubile, sul quale fondare la famiglia, si è affievolito diventando un “prodotto da consumare” finché se ne ha voglia e fintanto che piace, svuotandolo dei suoi valori e dei suoi significati profondi, a favore di un atteggiamento solo di superficie ed essenzialmente nichilista e in parte rinunciatario.

Mentre, proprio in questo periodo, pare necessario radunare attorno a sé tutte le forze positive, le buone relazioni e anche quei valori un po’ dimenticati, per riuscire ad affrontare non solo i problemi della vita quotidiana all’interno della coppia, ma anche le difficoltà e i pericoli che ci vengono paventati dalla realtà che stiamo vivendo.

E’ primariamente necessario recuperare la pazienza, la forza, la condivisione, la sana chiacchierata, lo stringersi alle persone importanti, per sentire e riscoprire dentro di sé le vere motivazioni che aiutano ad affrontare la vita e queste difficoltà, comprese quelle sempre esistite, ma ogni volta nuove, del matrimonio.